INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

mail: info@mostramironapoli.it

Tel: +39 3341324281

 

BIGLIETTI

Intero € 12,00

Ridotto € 8,00 under 26, over 65, dipendenti del Comune di Napoli, titolari Carta Più e Carta MultiPiù laFeltrinelli, CRAL Regione Campania

Ridotto gruppi € 8,00 minimo 15 massimo 25 persone, una gratuità per gruppo (prenotazione obbligatoria senza alcun costo aggiuntivo)

Ridotto bambini € 5,00 dai 6 ai 14 anni

Ridotto scuole € 5,00 per gruppi scolastici fino a un massimo di 25 partecipanti, due gratuità per gruppo (prenotazione obbligatoria senza alcun costo aggiuntivo)

Omaggio bambini sotto i 6 anni, persone diversamente abili con un accompagnatore, guide turistiche Regione Campania, giornalisti accreditati.

Speciale FS italiane Offerta: ingresso scontato alla mostra con Trenitalia

2×1: due biglietti d’ingresso alla mostra al prezzo di uno per i possessori di CartaFreccia in possesso di biglietto Le Frecce con destinazione Napoli (data viaggio antecedente 3 giorni data visita mostra)

Offerta singles: biglietto ridotto riservato ai possessori di CartaFreccia singles in possesso di biglietto Le Frecce con destinazione Napoli (data viaggio antecedente 3 giorni data visita mostra)

Speciale lunedì universitario

Tutti i lunedì (eccetto i festivi) gli studenti universitari muniti di tesserino e documento di identità (senza limiti di età) potranno accedere con biglietto a € 6,00.

Speciale gruppi primo mese di apertura

Per i gruppi e le scuole che visiteranno la mostra entro il 30 ottobre è riservata una promozione con riduzione sul biglietto: gruppi € 7,00 (anziché € 8,00); scuole € 4,00 (anziché € 5,00)

Joan MIRÓ  

Il linguaggio dei segni

Il mondo fantastico, onirico, febbrilmente creativo di Joan Miró viene presentato al pubblico dal 25 settembre 2019 al 23 febbraio 2020, al PAN Palazzo delle Arti Napoli, con l’esposizione dal titolo “Joan Miró. Il linguaggio dei segni”.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, con il supporto del Ministero della Cultura Portoghese e il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo in Italia, è organizzata dalla Fondazione Serralves di Porto con C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Alessandro Nicosia.

A cura di Robert Lubar Messeri, professore di storia dell’arte all’Institute of Fine Arts della New York University, sotto la preziosa guida di Francesca Villanti, direttore scientifico C.O.R., il percorso espositivo riunisce ben ottanta opere tra quadri, disegni, sculture, collage e arazzi, tutte provenienti dalla straordinaria collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto.

 

La mostra

Le 80 opere esposte coprono il lungo arco della produzione artistica di Miró, dal 1924 al 1981; più di sei decenni di attività creativa in cui l’artista catalano sviluppa un linguaggio rivoluzionario che trasforma l’arte del XX secolo.

Attraverso la pittura, il disegno, la scultura, la ceramica, l’arazzo e l’incisione, Miró esplora il linguaggio dei segni, il rapporto tra le immagini e il loro significato.

Nell’estate del 1924 Miró mette a punto una svolta radicale nella sua indagine sulla formazione dei segni. Scrivendo a un amico, così descrive il suo recente lavoro: “Figurazione di una delle mie ultime x (non riesco a trovare la parola qui; non voglio dire tela o pittura.) […] Ritratto di un’affascinante amica parigina. […] Una linea verticale per i seni; uno è una pera che apre e sparge i suoi piccoli semi. […] Dall’altra lato, una mela beccata da un uccello. Scintille volano fuori dalla ferita causata da questo becco. […] Nell’angolo superiore della tela ci sono delle stelle. […] Si può a malapena definire un dipinto, ma non me ne frega un accidenti.”

Facendo l’inventario del mondo che lo circonda, Miró inizia a ridurre gli oggetti a semplici sagome e a elementi essenziali. Questo processo di riduzione e semplificazione elimina dal suo lavoro qualsiasi traccia di illusionismo rappresentativo e di spazio.

Comincia a pensare alla superficie pittorica come a uno spazio destinato a segni e iscrizioni piuttosto che come a finestre sul mondo.

Un rapporto misurato e geometrico tra la figura e lo sfondo, tra massa e spazio era stato una costante della tradizione pittorica occidentale per cinque secoli. Miró mina la logica stessa di quel codice visivo: il segno diventa un sostituto di qualcosa che non è più fisicamente presente.

 

La storia delle opere

Tutte le 80 opere oggetto dell’esposizione sono sbalorditive, così come la storia che le ha condotte fino a Porto. Questo insieme di capolavori, appartenuti a uno dei più autorevoli e raffinati mercanti d’arte moderna, Pierre Matisse – figlio del più noto pittore Henri – rimane sconosciuta ai più per molti anni, finché il collezionista giapponese, che le aveva gelosamente custodite fino al 2005, decide di venderle al Banco Português de Negociós. Un semplice investimento per la banca portoghese, che preferisce non esporle e tenerle al sicuro all’interno di un caveau. Quando il Banco Português, in forti difficoltà economiche, stabilisce di mettere sul mercato l’eccezionale acquisizione, si solleva una protesta su scala nazionale, tanto da far intervenire lo Stato Portoghese, che sospende la vendita e incarica il Museo di Serralves di conservarle.

Tra ottobre 2016 e giugno 2017, le opere sono state presentate per la prima volta al Museo Serralves di Porto, in una esposizione che ha ottenuto oltre 300.000 visitatori.

Ora arriva a Napoli, dando a cittadini e turisti la grande opportunità di ammirare una collezione davvero unica al mondo.

Ora arriva a Napoli, dando a cittadini e turisti la grande opportunità di ammirare una collezione davvero unica al mondo.

 


 

PAN Palazzo delle Arti Napoli

25 settembre 2019 – 23 febbraio 2020

 


 

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