L’esposizione è un vero e proprio un atto d’amore al grande attore, che offre due prospettive: Sordi privato, Sordi pubblico.
Nella sezione dedicata a Sordi privato, emerge quanto la riservatezza fu una dimensione che l’attore difese pur nella generosità con cui sempre si concesse al suo pubblico e alla sua arte. Con rispetto l’esposizione svelerà questo Sordi intimo attraverso la sua biografia, i suoi appunti autografi, la corrispondenza, le foto di famiglia, alcuni premi dei moltissimi che gli furono tributati, oggetti personali, come i cimeli contenuti nel suo baule.
Il Sordi pubblico mostrerà l’attore di teatro e di cinema, regista, sceneggiatore, cantante, compositore e doppiatore, è lui a raccontarci quello che siamo stati, con simpatia e acume, senza lesinare sulle virtù né sui vizi, nella sezione della mostra che ne racconta la carriera, il Sordi più noto: dal varietà alla radio, dal teatro al cinema, che ha dominato da signore incontrastato con i duecento titoli della sua filmografia. Cencio e Nando, il giornalaio e il detenuto, il vetturino e il tassinaro, il primario e l’avvocato, il marchese e il prete di campagna, il ladro e lo scapolo, l’imprenditore e il guitto.
Infine la sezione dedicata a Sordi in Argentina, nella quale, grazie a un’attenta ricerca di materiali, fotografie e giornali, si ricostruirà il viaggio dell’attore nel paese sudamericano, ricordando in particolare la sua partecipazione, cinquant’anni fa, al Festival del Cinema di Mar del Plata dove fu presentato il film “Un italiano in America”. Saranno ripercorsi i momenti fuori dai riflettori come le passeggiate sulla spiaggia di Mar del Plata o il suo soggiorno all’hotel Alvear di Buenos Aires, ma anche gli incontri con i personaggi che presero parte al Festival e la serata di premiazione.
Buenos Aires, CCK Centro Cultural Kirchner
2 – 26 novembre 2017
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