LUCE. L’IMMAGINARIO ITALIANO
Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, Roma
9 novembre 2017 – 11 marzo 2018
Il Convento di San Domenico Maggiore a Napoli ospita la grande mostra LUCE – L’immaginario italiano, un’esposizione che ripercorre la storia dell’Istituto Luce dalla sua fondazione nel 1924 fino ai giorni nostri. L’evento celebra una delle più rilevanti imprese culturali del Paese, custode della memoria storica e deposito materiale dell’identità italiana del XX secolo. Una sezione speciale è dedicata interamente a Napoli attraverso una videoinstallazione su tre schermi che documenta l’evoluzione sociale e artistica della città dagli anni ’20 a oggi.
L’esposizione, curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko con l’organizzazione di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, mette in luce l’incredibile patrimonio dell’Istituto Nazionale Luce. Nato originariamente per raccontare l’attualità attraverso il linguaggio delle immagini in movimento, l’istituto diventa nel tempo la più antica istituzione di cinema pubblico al mondo. Il suo immenso archivio, composto da milioni di fotografie e decine di migliaia di filmati, ottiene nel 2013 l’ingresso nel prestigioso Registro Memory of the World dell’UNESCO.
Il percorso espositivo si muove su un doppio binario: da un lato l’immagine ufficiale che l’Italia proietta di sé attraverso i cinegiornali, e dall’altro la realtà che emerge dietro le quinte delle rappresentazioni di regime. I documenti mostrano il passaggio dalla propaganda fascista, che sfrutta la forza divulgativa del mezzo visivo, alla spinta civile della ricostruzione post-bellica, fino alla nascita di una società moderna e democratica.
Attraverso questo contrasto visivo, la mostra rivela l’intimo immaginario di una nazione: la retorica delle pose politiche si scontra con la verità della fatica contadina e lo sconforto dei soldati, mentre i volti dei giovani nelle piazze degli anni ’50 e ’60 raccontano l’esigenza di nuovi diritti. In questo gioco di luci e ombre, il Paese svela i propri sogni e segreti, offrendo una chiave di lettura fondamentale per comprendere la formazione dell’opinione pubblica italiana.